Superbonus: le proposte di Cna

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Superbonus: le proposte di Cna

DATA
11.12.2020
Prima di tutto occorre prorogare la scadenza al 2023 per consentire di beneficiare degli sgravi fiscali

Prorogare da subito almeno fino al 2023 il Superbonus 110%, estenderlo agli immobili strumentali all’attività d’impresa, semplificare e snellire le norme e le procedure. Sono alcune delle priorità presentate dalla Cna nel corso di un incontro con il sottosegretario alla presidenza del consiglio Riccardo Fraccaro, i presidenti delle commissioni attività produttive di Camera e Senato, Martina Nardi e Massimo Girotto, e il parlamentare della Lega Guido Guidesi , da recepire nella Legge di Bilancio per favorire il reale decollo di una misura che la Confederazione considera strategica.

Cna infatti è tra i primi e più convinti sostenitori del Superbonus per la riqualificazione energetica degli edifici e per gli interventi antisismici. L’incentivo tra l’altro rientra a pieno titolo tra i progetti che possono beneficiare delle risorse stanziate in ambito comunitario con il Next Generation EU. Il Superbonus consente di centrare un duplice obiettivo: riattivare la filiera delle costruzioni con rilevanti effetti positivi sulla crescita economica e accelerare il percorso per rispettare i target sulla transizione energetica. Le proposte della Cna sono il risultato di una approfondita analisi della disciplina del Superbonus e di una indagine realizzata dalla Confederazione presso oltre 2mila imprese dalla quale sono emerse criticità e complessità normative e interpretative. Le proposte della Cna si articolano su sei punti qualificanti a partire dalla proroga al 2023 ma prevedendo una estensione allineata alla durata del Next Generation EU per dare un decisivo impulso alla ripresa economica.

Cna inoltre chiede una semplificazione e razionalizzazione della documentazione richiesta partendo dal principio che la Pubblica Amministrazione non chieda atti e documenti di cui è già in possesso. Un ulteriore stimolo sarebbe l’estensione della misura agli immobili strumentali finora ingiustificatamente esclusi. Le altre proposte riguardano l’incremento di 10 punti percentuali dell’aliquota di detrazione nel caso di sconto in fattura o cessione del credito per gli altri interventi incentivati che non rientrano nel Superbonus 110%. Per stimolare i bonus minori prevedere la facoltà di ripartire la detrazione su 5 anni invece dei 10 anni attualmente previsti. Infine agevolare e velocizzare la regolarizzazione delle pratiche per le piccole difformità urbanistiche. Il Sottosegretario Fraccaro ha spiegato la filosofia del Superbonus ed ha rilevato di condividere la visione strategica della Cna in merito alla misura.

Inoltre ha sottolineato che “per uscire da una crisi sono necessari massicci investimenti pubblici”. Infine l’esponente del Governo si è detto favorevole alla proroga del Superbonus e all’esigenza di semplificazione che “dovrà seguire la pratica quotidiana della norma che stiamo mettendo a terra”. Favorevoli alla proroga anche gli altri parlamentari intervenuti che hanno indicato inoltre una serie di proposte per estendere l’incentivo. Il Presidente Nazionale, Daniele Vaccarino, ha concluso i lavori, seguiti in collegamento da oltre 100 persone, ricordando che “la Cna è stata l’ispiratrice del Superbonus. Nel lontano 1995 proponemmo la detrazione per gli interventi di ristrutturazione edilizia che trovò la prima declinazione nella Legge finanziaria del 1997”. “Una geniale intuizione – ha aggiunto Vaccarino – che arriva oggi nella forma del Superbonus 110%. Una misura che coniuga sviluppo economico e salvaguardia dell’ambiente”. “Abbiamo subito colto le opportunità dell’incentivo – e abbiamo colto anche le complessità della norma. Per questo abbiamo messo a punto una serie di proposte per migliorare l’efficacia di uno strumento che può favorire una scossa economica”.

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