Donne imprenditrici

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Imprese: in 3 mesi oltre 26mila femminili, spingono under 35

DATA
03.06.2021
Sono state 26.299 le imprese femminili nate tra gennaio e marzo scorso, contro le 26.044 dello stesso periodo di un anno fa

E' la spinta delle giovani di meno di 35 anni a caratterizzare l'andamento della natalità delle imprese femminili nel primo trimestre. Come mostrano i dati dell'Osservatorio per l'imprenditorialità femminile di Unioncamere e InfoCamere, rispetto alle iscrizioni registrate nei primi tre mesi del 2020, le nuove imprese fondate da under 35 aumentano dell'8,1% , due punti in più rispetto alle altre fasce d'età.
Dopo la caduta delle iscrizioni di nuove attività guidate da donne nel 2020, sono state 26.299 le imprese femminili nate tra gennaio e marzo scorso, contro le 26.044 dello stesso periodo di un anno fa, il dato più basso dal 2015. A fine marzo, le imprese femminili superano il milione e 330mila, pari al 21,97% del totale del sistema produttivo nazionale.
Sebbene ancora ben al di sotto delle performance del passato, la crescita dell'1% rispetto a gennaio-marzo 2020 segna una prima svolta rispetto ai trimestri precedenti, anche se non assume ancora la robustezza degli anni passati.
Inoltre nel secondo e nel terzo trimestre 2020, infatti, le iscrizioni delle imprese femminili giovanili si sono ridotte in misura minore rispetto a quelle (sempre rosa) non giovanili (-38,6% contro -44,0% nel secondo trimestre, -3,7 contro -5,3% nel terzo), fino a tornare in positivo nei primi tre mesi del 2021.
Le donne, però pagano ancora un prezzo più alto degli uomini alla crisi indotta dalla pandemia. Anche nel primo trimestre di quest'anno, infatti, l'incremento percentuale delle nuove imprese guidate da donne continua ad essere ben inferiore a quello delle imprese maschili (1% a fronte del 9,5%).
Lombardia, Lazio, Campania e Sicilia le regioni in cui si concentra il maggior numero di imprese guidate da donne. Molise, Basilicata e Abruzzo quelle in cui, invece, il "peso" delle donne d'impresa è maggiore e pari a oltre un quarto del totale delle attività esistenti. 

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