Scadenza domande decreto

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Decreti Ristori e Ristori bis: scadenza per le domande 15 gennaio 2021

DATA
13.11.2020
Da venerdì 20 novembre 2020, e fino alla scadenza del 15 gennaio 2021 è possibile presentare domanda per i contributi a fondo perduto del Decreto Ristori e Ristori bis.

Da venerdì 20 novembre 2020, e fino alla scadenza del 15 gennaio 2021 è possibile presentare domanda per i contributi a fondo perduto del Decreto Ristori e Ristori bis. Due sono i principali fattori da considerare il codice ATECO dell’attività e la classificazione del territorio di appartenenza, ovvero se la Regione rientra in zona gialla, arancione e rossa. In ogni caso soltanto coloro che non hanno beneficiato dei contributi a fondo perduto del Decreto Rilancio e che quindi non hanno mai avuto accesso alla misura devono presentare domanda tramite il portale Fatture e Corrispettivi.

Tutti gli altri ricevono in automatico l’accredito degli importi, maggiorati rispetto alla prima tranche ricevuta in percentuale diversa base al settore di appartenenza: i primi bonifici sono partiti lo scorso 6 novembre 2020.
Per orientarsi tra regole, istruzioni e novità, sul sito dell’Agenzia delle Entrate nasce un’area tematica dedicata proprio ai contributi a fondo perduto: “Al suo interno è possibile trovare informazioni sulla procedura di richiesta del contributo, sul calcolo delle somme spettanti, su cosa fare in caso di errori e sulle deleghe degli intermediari, oltre al riepilogo dei riferimenti normativi e dei provvedimenti emanati dall’Agenzia”.

Possono inviare domanda per l’accesso ai contributi a fondo perduto del Decreto Ristori e Ristori bis in maniera telematica, i due decreti, DL numero 137 e numero 149 rispettivamente, a condizione che la partita Iva deve risultare attiva in data antecedente al 25 ottobre 2020 e non cessata al momento della presentazione della richiesta.
Il canale da utilizzare è il portale Fatture e corrispettivi dell’Agenzia delle Entrate. In alternativa è possibile utilizzare un software di compilazione e inviare la domanda con l’applicativo “Desktop telematico”. Possono accedere al portale e inviare la richiesta per ricevere gli importi a cui hanno diritto tramite una delle seguenti tipologie di credenziali:
• Fiscoonline o Entratel dell’Agenzia;
• SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale;
• Carta nazionale dei Servizi (Cns).
Tra i dati da indicare nel modulo di domanda anche i codici fiscali del richiedente, dell’eventuale rappresentante o intermediario, le informazioni sulla sussistenza dei requisiti e l’Iban del conto corrente su cui ricedere l’accredito. Come per la prima tornata, in caso di errore è anche possibile presentare una nuova domanda che annulla la precedente in caso di errore.

 

 

• Decreto Ristori:
o partite IVA che esercitano come attività prevalente una di quelle rientranti nei codici Ateco elencati nella tabella dell’allegato 1 al DL numero 137 del 2020;
o fatturato e corrispettivi del mese di aprile 2020 inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. Requisito non necessario se la partita Iva è stata attivata a partire dal 1° gennaio 2019;
• Decreto Ristori bis:
o titolari di partita iva che hanno il domicilio fiscale o la sede operativa nelle aree caratterizzate da uno scenario di massima gravità, zone rosse;
o esercitare come attività prevalente una di quelle rientranti nei codici Ateco elencati nella tabella contenuta dell’allegato 2 del Decreto Ristori bis;
o fatturato e corrispettivi del mese di aprile 2020 inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019, requisito non necessario se la partita iva è stata attivata a partire dal 1° gennaio 2019.
Oltre ad essere fondamentale per verificare se è possibile accedere o meno al contributo a fondo perduto, il Codice ATECO di appartenenza determina anche la percentuale della maggiorazione prevista per il settore di riferimento. Gli importi dei nuovi contributi a fondo perduto, infatti, si calcolano in due fasi:
• si determina la base di calcolo, minimo di 1.000 euro per le persone fisiche e di 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche, applicando alla differenza tra l’importo del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 e l’analogo importo del mese di aprile 2019, una delle seguenti percentuali:
o 20%, se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 sono inferiori o pari a 400.000 euro;
o 15%, se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano i 400.000 euro ma non l’importo di 1.000.000 di euro;
o 10%, se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano 1.000.000 di euro;
• il risultato del calcolo della prima fase viene aumentato moltiplicando l’ammontare per la quota percentuale del Codice ATECO. Come evidenziato nelle slide allegate
Tutte le informazioni e le istruzioni per presentare domanda di accesso ai nuovi contributi a fondo perduto sono contenute anche nella guida dell’Agenzia delle Entrate “Contributi a fondo perduto per i settori economici con nuove restrizioni”.

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